domenica, Dicembre 8, 2024
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Brunori porta la primavera nel reparto di Neonatologia

Brunori porta la primavera nel reparto di Neonatologia

Con la stessa dolcezza e delicatezza del vento profumato di primavera, entrano nel reparto di Neonatologia dell’Annunziata di Cosenza le note di Cip, il fortunatissimo album che Dario Brunori, dopo la nascita della figlia Fiammetta ha voluto rivisitare in versione “ninna nanna”. Ed è stato proprio il cantautore cosentino ad annunciare, nei mesi scorsi, tramite i suoi canali social, che il ricavato del nuovo lavoro sarebbe stato donato al reparto di Neonatologia, diretto dal dr Gianfranco Scarpelli.

Dunque promessa mantenuta. Il cantante, fresco di disco di platino e in procinto di ripartire col suo tour, ieri mattina ha consegnato i proventi della vendita di Baby Cip al primario del reparto di Neonatologia dell’Annunziata. L’iniziativa è delle più nobili, un gesto di solidarietà per un’eccellenza calabrese: nel reparto infatti, c’è l’unica banca del latte della Regione. Ad accoglierlo in reparto tutto lo staff medico e infermieristico.

«Di solito prometto e non mantengo, giusto per citare una canzone degli anni 90 di Ambra. Ma questa volta è stato diverso, Eccomi qua, emozionato, contento di poter dare un contributo. Non è propaganda ma spero di dare l’esempio».

Ci scherza su Dario Brunori abituato a non prendersi troppo sul serio e anche in questa occasione è scattato lo sfottò.

«Non è la prima volta che entro qui, fortunatamente non con Fiammetta. Ma ho avuto delle esperienze di persone a me care che hanno dovuto ricorrere alle cure di questo reparto. Dunque, mi sento particolarmente coinvolto, e il mio pensiero è andato subito a Cosenza e a queste corsie».

Durante l’incontro strappata al cantante la promessa di ritornare. «Ma non chiedetemi di prendere la laurea in Medicina, perché potrei anche provarci, ma forse è meglio evitare. Insomma da oggi darò la mia reperibilità h24, mi trovate qui» – ha aggiunto.

Per Brunori diventato papà da poco, è l’occasione per continuare quel fil rouge della genitorialità che sta caratterizzando il suo lavoro.

«È chiaro che è un’operazione che nasce sulle ali dell’entusiasmo della mia genitorialità ma sicuramente nasce anche dal fatto che il disco Cip, padre di Baby Cip inconsapevolmente è dedicato, oltre che a mia figlia al mio fanciullino interiore. Pensandoci a fondo credo che da sempre nelle mie canzoni, riascoltate a distanza di anni e da padre, c’è  un messaggio dedicato ad un figlio astratto».

Tutte le canzoni sono state riarrangiate e risuonate dai grandi maestri musici della Sas, Mirko Onofrio, Stefano Amato, Dario Della Rossa e Massimo Palermo con strumenti ‘giocattolosi’ e tanta dolcezza.

L’ascolto di Baby cip! è straniante, soprattutto, se ne si conosce la controparte originale, la sua malinconia, le storie che racchiude. E alla domanda a cosa servano questi nuovi arrangiamenti, se immagina un pubblico oltre i suoi fan più affettuosi risponde: «è un dono che ho fatto a mia figlia, prima di tutto ma anche un regalo che volevo concedermi. Con amore, che è il motore di queste canzoni. Però vorrei che fosse utile, che arrivasse a tanti, sì. Negli ultimi mesi mi sono trovato spesso a cercare su YouTube delle canzoni per far addormentare Fiammetta. Chissà che qualcuno, facendo lo stesso per i propri figli, non s’imbatta nelle mie».

Ma il disco Fiammetta l’ha sentito? Risponde: «Certo. Ha pianto tutto il tempo».

«Oggi è una giornata bellissima – commenta entusiasta Scarpelli – e spero che sia un primo passo verso una sensibilizzazione degli artisti nei confronti dell’ospedale. La somma donata sarà usata per migliorare l’accoglienza dei genitori e l’efficienza del nostro reparto anche dal punto di vista dell’informatizzazione. L’idea è quella di creare un ambiente per accogliere le mamme che vengono all’Annunziata a donare il latte. Noi abbiamo l’unica banca del latte materno a livello regionale che ci permette di aiutare i neonati più gravi e prematuri, salvandoli da situazioni critiche».

Baby Cip. Non è solo un album pieno di note magiche, è emozionante come una bella fiaba, e come tutte le più belle fiabe ha un lieto fine e ieri ne abbiamo avuto una grande prova!




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