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Premio Sila 49, domani a Cosenza Pierpaolo Vettori presenterà “L’imperatore delle nuvole”

Conoscere un libro attraverso il dialogo con il suo autore è un’esperienza privilegiata. Ed è uno dei privilegi che il Premio Sila ’49 concede al pubblico e agli appassionati della letteratura italiana. Di qualsiasi genere. Così, domani sera, alle 18, conosceremo un altro libro della Decina 2024, presentato dal suo autore: alla libreria Ubik di Cosenza, incontreremo Pierpaolo Vettori che converserà con il magistrato Alfredo Cosenza.

Lo scrittore torinese illustrerà il suo “L’imperatore delle nuvole”, un testo che racconta di una realtà distopica, fortemente destabilizzante.

E la narra attraverso le esperienze di Franco Zomer, che di mestiere fa la guardia muraria. Sì, di un lunghissimo muro costruito per contenere l’esodo degli immigrati africani verso l’Europa.

Il lavoro di Zomer è spietato, crudele. E irrimediabilmente ne risente anche la sua vita. Così come le esistenze di tutte le persone che lavorano lì. I migranti non devono passare. E se è il caso, le guardie hanno anche l’ordine di sparare. Le anfetamine “aiutano” a sopravvivere in quella zona desertica intrisa di tristezza e solitudine. Poi, arriva la Moby Dick, una droga pesante che consente di selezionare i ricordi durante le lunghe e interminabili giornate al Muro…

“L’imperatore delle nuvole” è stato scelto dalla giuria del Premio Sila e inserito nella Decina 2024, ovvero la rosa di libri da cui uscirà il vincitore di questa dodicesima edizione. Ricordiamo che, terminata la presentazione di tutti e dieci i volumi, la giuria, in collaborazione con il comitato dei lettori, ridurrà a cinque i libri scelti. E da quest’ultima selezione verrà fuori il vincitore finale che sarà premiato durante una manifestazione nei giorni 14, 15 e 16 giugno.

LA SCHEDA DEL LIBRO

Pierpaolo Vettori, L’imperatore delle nuvole, Neri Pozza

Dopo il 2026. Vista da lontano sembra una costruzione da fiaba: una lunga linea fortificata di un bianco abbacinante che attraversa quattro Stati nordafricani. Oltre, una striscia di terra desertificata chimicamente; oltre ancora, il Mediterraneo. Benvenuti al Muro, invalicabile barriera per i dannati della Terra che tentano di oltrepassarla ma anche meta turistica alternativa per i ricchi del mondo: la soluzione radicale al problema dell’immigrazione clandestina. Franco Zomer è una guardia muraria, come lo era suo padre; di giorno, dopo aver finto di vagliare i loro documenti, rimanda indietro i migranti che cercano di varcare il confine. Dopo il tramonto, arrivano i clandestini – che un documento non ce l’hanno proprio – la cui sorte spesso si decide in modo violento. Il lavoro delle guardie murarie è una brutale messinscena ritualizzata, le direttive vigenti sono implacabili: nessuno deve passare. Chi si lascia sfuggire un migrante, finisce nella Stanza delle Punizioni. Per resistere alla legge della crudeltà, al Muro tutti fanno uso di anfetamine e stimolanti, fino a quando la malavita locale inonda il mercato con una nuova sostanza, la Moby Dick. L’effetto è straordinario: si può rivivere un momento del passato in cui cambiare le decisioni sbagliate o fatali, modificare il destino. L’illusione di realtà è perfetta, la dipendenza potentissima e immediata. La Moby Dick dilaga incontrollata come un’epidemia, tra i disperati come tra gli aguzzini. Annichilito dalla sofferenza cui assiste ogni giorno e che spesso infligge di persona, anche Franco Zomer vorrebbe riavvolgere la sua vita fino a quel fatidico giorno di un tempo ancora felice. Un tempo in cui, con un dito, poteva spostare le nuvole in cielo e tutto era ancora possibile. Solo così potrà immaginare il futuro, un futuro con il volto di Penelope, la donna che vede ogni volta che chiude gli occhi.

Pierpaolo Vettori

È stato finalista per due edizioni al Premio Calvino e ha esordito con “La notte dei bambini cometa” (Antigone, 2011), seguito pochi mesi dopo da “Le sorelle Soffici” (Elliot, 2012). Dopo “La vita incerta delle ombre” (Elliot, 2014), nel 2018 esce per Bompiani “Lanterna per illusionisti”. Laureato in lettere con una tesi sulla Swinging London, vive e lavora a Torino. E con questo romanzo ha vinto il Premio Neri Pozza 2021.

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