Al Parco degli Enotri a Mendicino, la Sala Conferenze della Fondazione Carical ha ospitato, ieri 1 febbraio 2025, un evento culturale di grande rilievo: l’atteso incontro con Monsignor Francesco Savino, intervistato dal giornalista Francesco Kostner. L’appuntamento, organizzato dal Comune di Mendicino nell’ambito della rassegna culturale “Sulla Collina dell’Orologio”, ha visto una sala gremita di cittadini desiderosi di ascoltare riflessioni su temi di forte attualità.
In apertura, il Prof. Mario Bozzo, Presidente del Premio Internazionale per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical, ha sottolineato l’importanza di rafforzare il presente per costruire la società di domani.
Il sindaco di Mendicino, Irma Bucarelli, ha definito l’evento «un momento di riflessione su una società che corre e che oggi più che mai ha bisogno di pause e confronti». L’assessore alla Cultura, Rossella Giordano, ha invece evidenziato come la presenza di Mons. Savino sia stata «una fonte di ispirazione per tutta la comunità».
Un dialogo profondo su etica e società
L’intervista, densa e pregnante, ha affrontato questioni scomode e urgenti: dalla povertà e ingiustizia sociale alla crisi ambientale, passando per la polarizzazione politica. Mons. Savino non si è sottratto alle domande, anzi, ha rilanciato con proposte concrete: «La Chiesa deve essere una voce per i senza voce e un faro di speranza per chi è in difficoltà». Particolarmente netta è stata la sua posizione sugli scandali della Chiesa: «È fondamentale distinguere fra “colpa” e “reato”. La colpa può essere perdonata, ma il reato va perseguito. L’errore tragico è stato riportare tutto nell’alveo della colpa, dimenticando il reato». Per il Monsignore, la trasparenza e la responsabilità sono essenziali per ricostruire la fiducia dei fedeli.
La Calabria e le sue sfide
Uno dei momenti più toccanti è stato dedicato alla Calabria, con riflessioni sulle migrazioni giovanili, lo sfruttamento, la piaga della ‘ndrangheta e la cultura del clientelismo. Ma è sulla sanità calabrese che Mons. Savino ha espresso le parole più dure: «Dove manca il diritto alla salute, non c’è democrazia». Ha quindi esortato i rappresentanti istituzionali a mettere da parte gli interessi personali e a lavorare per il bene comune.
Etica della responsabilità e speranza
Al centro del dialogo è emerso il concetto di “etica della responsabilità”: ogni individuo, a prescindere dal proprio ruolo, deve sentirsi parte attiva nel miglioramento della società. Mons. Savino ha esortato a ribellarsi alle ingiustizie, ma anche a partecipare attivamente alla vita pubblica, collaborando per un futuro migliore.
A chiudere, Don Enzo Gabrieli ha riflettuto sul tema del cuore e della speranza, ricordando che «il denominatore comune è lo sguardo dell’altro», perché solo attraverso il legame umano si può costruire una società migliore.
L’evento si è concluso con un appello alla speranza e alla solidarietà, valori fondamentali per costruire una Calabria più forte e coesa.