Approvata oggi la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri regionali Tavernise, Gentile, Talarico e Muraca che istituisce la “Rete dei Borghi” della Calabria. L’obiettivo è trasformare i piccoli comuni in motore di sviluppo turistico sostenibile e rilancio culturale del territorio.
Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato una proposta di legge innovativa che punta a trasformare i borghi calabresi nei protagonisti di un nuovo modello di sviluppo turistico, culturale ed economico. La misura, nello specifico, ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico dei piccoli comuni, promuovendo nel contempo un’immagine autentica e attrattiva della regione.
La legge si inserisce nel solco delle politiche nazionali e regionali che riconoscono nei borghi un elemento chiave per la competitività del sistema turistico-culturale. Il turismo, considerato un settore economico prioritario, si è evoluto dopo la pandemia, orientandosi sempre più verso formule slow, sostenibili e lontane dal turismo di massa. In questo scenario i borghi calabresi rispondono perfettamente alla nuova domanda: offrono salubrità, autenticità, qualità della vita e paesaggi incontaminati.
A conferma di ciò, si evidenzia che il Piano strategico del turismo 2023-2027 del Ministero del Turismo e nel Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile 2023-2025, i borghi sono indicati come mete privilegiate per diverse categorie di viaggiatori: nomadi digitali, turisti religiosi, amanti del turismo lento, ma anche turisti di ritorno e investitori stranieri interessati al patrimonio immobiliare e culturale di questi centri.
I borghi calabresi, ricchi di storia, arte e tradizioni, con i loro vicoli stretti, le architetture antiche e le atmosfere senza tempo, sono visti come un potente attrattore turistico e culturale alternativo ai grandi flussi verso le città ultra urbanizzate. Promuoverli significa anche decongestionare le mete più affollate e garantire esperienze più genuine e sostenibili.
La legge intende sostenere questi centri non solo con attività promozionali, ma anche attraverso interventi mirati alla conservazione del patrimonio, alla digitalizzazione dei servizi turistici, alla valorizzazione dell’enogastronomia e dell’artigianato locale e all’organizzazione di eventi culturali capaci di raccontare e mantenere vive le identità locali.
La “Rete dei Borghi” si propone di guardare al futuro cercando di attrarre capitali e progettualità innovative, favorendo la permanenza o il ritorno nei territori interni e contribuendo, così, alla lotta contro lo spopolamento.
Con questo provvedimento, la Calabria si propone come modello di rilancio delle aree interne, puntando su bellezza, autenticità e sostenibilità. Un passo concreto per trasformare luoghi spesso dimenticati in cuori pulsanti di un turismo nuovo e consapevole.