La cultura messa all’angolo. Mentre alcune iniziative si fregiano dell’appellativo ‘culturale’, molte altre restano bloccate in un immobilismo preoccupante. È quanto denuncia la consigliera Alessandra Bresciani, che punta il dito contro la gestione dei servizi museali e del Castello Normanno-Svevo, simbolo della città bruzia.
Il Castello tra burocrazia e abbandono
La situazione del Castello Normanno-Svevo è diventata, secondo Bresciani, «una vera e propria telenovela». Nonostante una delibera del Consiglio Comunale che prevedeva una gestione attiva e mirata, la questione dell’affidamento non ha registrato sviluppi positivi. Attualmente si prospetta la possibilità di affittare il maniero o parti di esso per eventi vari, non necessariamente legati alla cultura. Tuttavia, mancano chiarezza e comunicazione: i cittadini interessati a utilizzare gli spazi per celebrazioni o manifestazioni devono fare riferimento a un tariffario obsoleto, risalente al 2017.
Museo dei Brettii a rischio chiusura
Ancora più critica la situazione del Museo dei Brettii e degli Enotri, dove la carenza di personale mette a rischio l’apertura stessa della struttura. Bresciani sollecita un’accelerazione delle procedure per evitare chiusure temporanee che danneggerebbero ulteriormente l’offerta culturale cittadina.
La consigliera propone di “staccare” dal deliberato consiliare la parte relativa ai servizi museali, separandola da quella del Castello, per permettere una risoluzione più rapida ed efficace dei problemi specifici di ciascuna struttura.
L’appello per atti concreti
“Sollecitazioni ne sono arrivate molte. Risposte, nessuna“, sottolinea Bresciani . “Con l’estate ormai alle porte, la chiusura o il malfunzionamento di questi luoghi simbolici rappresenterebbe un grave danno per la città, sia dal punto di vista culturale che turistico.
La situazione evidenzia un paradosso: mentre Cosenza punta a rafforzare la propria immagine di città della cultura, i suoi monumenti più importanti e i musei rischiano l’abbandono per mancanza di una gestione adeguata.
Il patrimonio culturale cosentino, composto da testimonianze storiche di inestimabile valore come il Castello e le collezioni del Museo dei Brettii, necessita ora di “atti concreti, subito”, come conclude la stessa Bresciani. Una sfida che l’amministrazione comunale non può più rimandare.