Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata da centocinquanta genitori di alunni frequentanti un istituto di Rende che denuncia gravi disfunzioni nella gestione scolastica e chiede formalmente l’intervento dell’Ufficio Scolastico per valutare l’incompatibilità ambientale della dirigente
Un clima di tensione in una scuola di Rende, dove centocinquanta genitori hanno sottoscritto una richiesta formale di accertamento per incompatibilità ambientale nei confronti della dirigente scolastica. La denuncia, indirizzata agli organi competenti, descrive una situazione di “grave disagio e disfunzione organizzativa” che starebbe compromettendo il corretto funzionamento dell’istituto e il benessere dell’intera comunità scolastica.
Le criticità denunciate
Secondo quanto riportato nella lettera, le problematiche si articolano su più fronti. I genitori denunciano “comportamenti inadeguati nei confronti di alunni, famiglie e personale docente“, seguiti da una “marcata disorganizzazione gestionale che si traduce in ritardi, informazioni discordanti e mancanza di coordinamento“.
Particolare gravità viene attribuita alla “assoluta mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi scolastici, con richieste poco chiare e assenza di rendicontazioni dettagliate“. Non mancano riferimenti a “destituzioni improvvise e non motivate di personale docente, spesso prive di adeguata comunicazione” – si legge ancora nella nota.
Violazioni normative e progetti falliti
La denuncia entra nel merito di specifiche violazioni normative. Alla data odierna, secondo i firmatari, non risulterebbero pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale i documenti previsti dall’art. 4 del D.Lgs 33/2013, la cui pubblicazione era obbligatoria entro il 30 aprile 2025.
Tra i casi specifici citati, il progetto PNRR che, nonostante l’adesione di una larga parte della comunità scolastica, non sarebbe mai stato avviato. Durante una seduta del Consiglio d’Istituto sarebbe stata avanzata la proposta di affidare direttamente, senza bando, gli incarichi legati ai fondi PNRR a un solo soggetto, proposta poi trasformata in semplice presa d’atto solo grazie all’opposizione di alcuni consiglieri.
Il clima di paura
Particolarmente significativo è il passaggio della lettera in cui i genitori descrivono il clima interno alla scuola. “Nella nostra scuola, chi esprime opinioni diverse viene isolato. Le relazioni tra famiglie sono condizionate dalla paura, come se persino un semplice saluto potesse essere interpretato come una presa di posizione“.
La raccolta firme stessa sarebbe stata ostacolata dal “clima teso” e dal timore di “ritorsioni”, ma il malcontento risulterebbe “reale, diffuso, palpabile” e in costante crescita.
Progetti interrotti e comunicazione caotica
La lettera denuncia anche l’interruzione di numerosi progetti didattici: il progetto di tennis, attivato in un solo plesso, sarebbe stato interrotto dopo una sola lezione senza spiegazioni ufficiali. L’adesione al progetto Bimed sarebbe avvenuta “senza previa condivisione”, suscitando forti critiche tra le famiglie.
Anche la gestione delle uscite didattiche viene contestata: tutte sarebbero state annullate con circolare interna, nonostante le famiglie avessero già versato le quote. Solo l’intervento diretto di alcuni genitori presso il Comune avrebbe permesso di organizzare i trasporti necessari, ma la circolare di annullamento non sarebbe mai stata ritirata.
La richiesta di intervento
I genitori sottolineano che diverse segnalazioni sono già state inviate al Ministero dell’Istruzione e del Merito, all’Ufficio Scolastico Regionale e a quello Provinciale. “Non si tratta della voce isolata di una sola o poche persone” – precisano – “è l’eco di un disagio collettivo“. “Chiediamo formalmente che l’Ufficio Scolastico avvii un’istruttoria volta a verificare l’eventuale sussistenza di condizioni per dichiarare l’incompatibilità ambientale della suddetta dirigente, anche al fine di valutare un’eventuale rimozione o trasferimento in altra sede“.
Diritti negati
Il documento si conclude con un appello ai diritti fondamentali della comunità scolastica: “I bambini hanno diritto a vivere la scuola con serenità. I docenti hanno diritto di lavorare senza timore. I genitori hanno diritto di essere ascoltati“.
I firmatari si dichiarano disponibili a fornire ulteriori elementi a supporto della segnalazione e si dicono fiduciosi in “un pronto riscontro e in un intervento risolutivo volto a tutelare la serenità dell’intera comunità scolastica“.