Locarno celebra il cinema italiano con Gioia mia, opera prima della regista palermitana Margherita Spampinato, che alla 78ª edizione del Locarno Film Festival ha conquistato due importanti riconoscimenti nella sezione Cineasti del presente: il Premio Speciale della Giuria CINÉ+ e il Pardo per la miglior interpretazione assegnato alla straordinaria attrice Aurora Quattrocchi.
Un risultato che segna l’affermazione di una nuova voce del cinema d’autore italiano e che porta con sé un forte legame con la Calabria, grazie alla produzione indipendente Yagi Media, fondata dal cosentino Alessio Pasqua insieme a Benedetta Scagnelli.
Il film: uno scontro tra generazioni e mondi opposti
Gioia mia racconta la storia di Nico (Marco Fiore), un bambino vivace e iperconnesso, costretto a trascorrere l’estate in Sicilia dalla zia Gela (Aurora Quattrocchi), donna anziana, rigida e devota, che vive in un palazzo sospeso nel tempo, privo di tecnologia e immerso in superstizioni e memorie.
Il film mette in scena lo scontro – e il progressivo incontro – tra modernità e tradizione, tra il ritmo frenetico della società contemporanea e la lentezza carica di riti e racconti popolari. In questo dialogo, doloroso e ironico al tempo stesso, emerge la fragilità dei personaggi e la possibilità di ritrovare un legame profondo, capace di superare paure e solitudini.
“Con Gioia mia – spiega la regista Spampinato nelle note di regia – ho voluto raccontare la nostalgia di un tempo estivo perduto, quello delle lunghe giornate senza impegni, delle storie raccontate dalle nonne, dei giochi proibiti e delle paure infantili che ci aiutavano a crescere. È un film sullo scambio tra generazioni, sulla necessità di affrontare le proprie paure e sul valore universale del legame umano”.
Il trionfo a Locarno
Alla cerimonia conclusiva, la giuria ha sottolineato “la forza di un racconto capace di restituire l’intimità familiare e le tensioni universali che attraversano il nostro tempo”. Grande entusiasmo anche per l’interpretazione di Aurora Quattrocchi, premiata per il suo ruolo di Gela: un personaggio complesso, autoritario e fragile al tempo stesso, che ha conquistato il pubblico e la critica.
Per la Sicilia e per l’Italia si tratta di un riconoscimento prestigioso, che rilancia la capacità del cinema nazionale di farsi apprezzare nei più importanti festival internazionali.
Yagi Media, la produzione indipendente che guarda al futuro
Il successo di Gioia mia è anche il coronamento del lavoro di Yagi Media, casa di produzione fondata da Benedetta Scagnelli e dal cosentino Alessio Pasqua, già protagonista di numerosi progetti audiovisivi di respiro internazionale.
Nata nel 2023, Yagi Media si propone come un laboratorio creativo capace di unire autori, registi e produttori in sinergie innovative. Nel 2024 ha prodotto il cortometraggio Red Ropes, presentato in diversi festival internazionali, e nello stesso anno ha realizzato il primo lungometraggio, Gioia mia, già vincitore di quattro premi al Milano Industry Days.
Oggi, con il doppio riconoscimento di Locarno, la società conferma la propria vocazione a sostenere un cinema di qualità, capace di coniugare autenticità locale e respiro universale.
Il palmarès e l’appuntamento al 2026
Il Pardo d’Oro 2025 è andato a Tabi to Hibi del giapponese Sho Miyake, mentre il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a White Snail di Elsa Kremser e Levin Peter. Ad Abbas Fahdel il Pardo per la miglior regia con Tales of the Wounded Land.
La 79ª edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 5 al 15 agosto 2026, ma intanto l’Italia festeggia il successo di Gioia mia: un’opera prima che ha saputo emozionare il pubblico e conquistare la critica internazionale, portando con sé un pezzo di Sicilia e un cuore calabrese.


