sabato, Ottobre 5, 2024
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Buon punto dei Lupi a Bari

Un rigore di Fumagalli nel finale regala un meritato pareggio ai rossoblù

Il Cosenza torna a muovere la classifica, impattando con merito al San Nicola al termine di una partita intensa e spezzettata contro un avversario in grande forma, reduce dalla straripante vittoria di Frosinone. I Lupi, sostenuti da circa 1.300 tifosi arrivati dalla Calabria – settore ospiti sold-out in poche ore nonostante il tempo a disposizione limitato per la messa in vendita, a causa delle inspiegabili lungaggini nel deliberare in merito da parte del GOS -, hanno fornito la solita prestazione gagliarda sul piano dell’applicazione e della grinta, mostrando però meno brillantezza dal punto di vista fisico ed evidenziando qualche problema nell’attaccare efficacemente un avversario a difesa schierata, specialmente dopo che i padroni di casa erano passati in vantaggio. Il punto guadagnato quindi acquista – per questo motivo – ancora maggiore valore, essendo inoltre il primo risultato positivo conseguito in campionato dopo essere passati in svantaggio.

FORMAZIONI INZIALI

Longo conferma dieci undicesimi della squadra che ha sbancato lo Stirpe, con il solo Novakovich che lascia il posto a Lasagna. Alvini invece – pur non discostandosi dal collaudatissimo 3-4-1-2 – effettua ben quattro cambi rispetto alla giornata precedente, inserendo Ricciardi, Mauri, Ricci e Fumagalli per Ciervo, Florenzi, D’Orazio e Strizzolo.

Foto di Pietro Nigro

PRIMO TEMPO: POCHI SPAZI ED EQUILIBRIO, VANTAGGIO BARESE NEL FINALE

L’inizio ed è alto ritmo per entrambe le squadre, che si affrontano vigorosamente su ogni pallone: già al 1’ i galletti pugliesi si affacciano nell’area ospite con un pallone di Lasagna – a centro area – per Lella che conclude alto sulla traversa. Risponde il Cosenza al 5’ quando – sugli sviluppi di un corner battuto da Fumagalli – Kouan conclude centralmente fra le braccia di Radunovic. Degno di nota lo striscione esposto all’8’ dagli ultras baresi che – come stanno apprezzabilmente facendo tante tifoserie in Italia e nel mondo – si sono associati alla richiesta di verità per Denis Bergamini, da sempre portata avanti dai sostenitori rossoblù. Dopo diversi minuti di duelli in mezzo al campo senza esito si rivede il Bari al 24’: una punizione battuta dalla fascia destra attraversa tutta l’area di rigore raggiungendo Oliveri dal lato opposto che rimette sul secondo palo per il colpo di testa di Vicari deviato sul fondo da Mazzocchi, appostato nei pressi della linea di porta. Al 26’ sono gli ospiti a rendersi pericolosi con una percussione di Ricci che si accentra e – con un passaggio filtrante – pesca Kouan e Ricciardi davanti al portiere di casa: un attimo di esitazione fra i due giocatori rossoblù su chi debba concludere verso la porta, consente a Radunovic di chiudere lo specchio sul tiro dell’esterno ex-Avellino, con la palla che termina in calcio d’angolo. Ancora pericoloso il Cosenza al 35’: sugli sviluppi di un corner, Kouan – dal lato opposto rispetto alla battuta – rimette al centro per Caporale che – in mischia e da pochi passi – non riesce a deviare verso la porta. Al 39’ Falletti calcia in maniera sbilenca verso la porta di Micai, incocciando in una deviazione di Camporese che trasforma un tiro sostanzialmente innocuo in una pericolosissima conclusione che colpisce il palo a portiere battuto e termina sul fondo. Sul calcio d’angolo susseguente – al 40’ – il Bari perviene al vantaggio: Falletti crossa nel cuore dell’area rossoblù dove Pucino – con uno stacco imperioso – sovrasta Ricci e batte l’incolpevole Micai. Il Cosenza prova a reagire immediatamente e al 43’ Caporale – quasi spalle alla porta – anticipa tutti di testa deviando in torsione un cross di Ricci dalla destra, con la palla che si perde di poco a lato. Il primo tempo – equilibrato e sbloccato da un episodio – termina quindi dopo due minuti di recupero.

SECONDO TEMPO: ROSSO INGENUO PER LELLA, PRESSIONE DEL COSENZA E RIPARTENZE DEL BARI, PAREGGIO DI FUMAGALLI SU RIGORE

Il Cosenza inizia subito aggressivo per cercare il pari e al 48’ Fumagalli calcia sulla barriera una punizione da posizione molto favorevole, concessa per fallo su Ricci. Al 50’ Ricciardi sfonda sulla destra ed entra in area ma il cross meSSo in mezzo è troppo violento e nessun compagno riesce ad intervenire sotto misura. Al 53’ il VAR richiama Marchetti al monitor e l’arbitro – dopo aver visionato le immagini – espelle Lella per aver rifilato a Caporale una gomitata – evidente quanto inutile – nello stomaco. Paradossalmente – nei primi minuti dopo l’espulsione – è il Cosenza ad accusare il colpo perché i biancorossi serrano le fila, riducono gli spazi a disposizione degli ospiti e si rendono pericolosi in ripartenza. Al 58’ Lasagna viene lanciato in campo aperto, prendendo alle spalle la difesa ospite, e crossa basso sul lato opposto per Dorval, anticipato all’ultimo istante da Caporale. Al 69’ il Cosenza va vicinissimo al pari: Ciervo riceve palla sulla sinistra, entra in area, si accentra e conclude rasoterra sfiorando il palo alla destra del portiere barese. Ancora pericolosi i padroni di casa in contropiede al 76’ con Lasagna che cerca infine al centro Sibilli, chiuso con affanno dalla difesa rossoblù. All’84’ Florenzi riceve palla in area di rigore e cerca di servire Zilli: il pallone viene smorzato da un chiaro tocco di mano di Saco – obiettivo dei Lupi nello scorso calciomercato – ma Marchetti lascia correre fino al termine dell’azione quando il tiro dell’attaccante rossoblù viene deviato sul fondo. Il VAR procede fortunatamente al check e richiama quasi immediatamente l’arbitro al monitor per l’inevitabile e sacrosanta concessione del penalty. Si incarica del tentativo di trasformazione Fumagalli che – incurante degli assordanti fischi provenienti dalla curva barese – batte Radunovic all’87’, con un forte tiro ad incrociare alla destra del portiere barese. Agguantato il meritato pari, i rossoblù hanno anche l’occasione per portare a casa l’intera posta in palio. Al primo dei setti minuti di recupero concessi, Charlys pesca Florenzi libero sul centro-destra della trequarti: il centrocampista dei Lupi controlla, avanza e tira verso il palo alla destra di Radunovic che – allungandosi in tuffo – devia lateralmente e salva il risultato. Nei restanti minuti di recupero le due squadre – entrambe molto stanche – provano qualche timida ripartenza ma badano soprattutto a non compromettere il pareggio.

LAVORO PER ALVINI

Il punto conseguito contro la squadra di Longo, benché meritato e al termine di una prestazione in cui i Lupi hanno messo in mostra – come di consueto – cuore e applicazione, non deve fare sottovalutare le criticità emerse nel corso dell’incontro disputato in Puglia. I ragazzi di Alvini – sempre molto incisivi, seppure poco precisi, in campo aperto – hanno faticato a trovare spazi e soluzioni offensive nel momento in cui la squadra avversaria ha serrato i ranghi. Certamente Alvini è conscio di questa situazione e – fra le cose su cui lui e il suo staff stanno lavorando – c’è sicuramente un “piano B” offensivo con cui scardinare le difese più munite e le squadre che fanno gioco meno aperto. Già nella prossima giornata, quando si presenterà al Marulla il Sudtirol, sarà necessario sveltire il giro palla e portare più uomini possibile in condizione di offendere e concludere verso la porta avversaria. Dal canto suo il Bari ha dimostrato solidità e concretezza, qualità che rendono la squadra di Longo una seria candidata almeno ad un posto nei playoff. Anche quando sono rimasti in dieci, i galletti hanno mostrato personalità ed esperienza, riuscendo a non sbandare e senza rinunciare ad attaccare ogni volta che se è stato possibile. Riguardo all’arbitraggio, il signor Marchetti – grazie anche e finalmente al fondamentale supporto del VAR – si è reso protagonista di una prestazione tutto sommato sufficiente nonostante una gara spigolosa, forse lasciando un po’ troppa corda a Benali, da sempre “specialista” in provocazioni e proteste reiterate per cercare di condizionare arbitro e avversari.

 

BARI (3-5-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Mantovani; Oliveri (94’ Favasuli), Maita (81′ Saco), Benali, Lella, Dorval (82′ Obaretin); Falletti (67′ Sibilli), Lasagna (95’ Novakovich). 

A disposizione: Pissardo, Bellomo, Sgarbi, Tripaldelli, Maiello, Manzari, Favilli.

Allenatore: Longo

 

COSENZA (3-4-1-2): Micai; Venturi, Camporese, Caporale; Ricciardi (80′ Zilli), Charlys, Mauri (59′ Strizzolo), Ricci (59′ Ciervo); Kouan (46′ Florenzi); Fumagalli, Mazzocchi (73′ Rizzo Pinna).

A disposizione: Vettorel, Dalle Mura, Cimino, Sankoh, D’Orazio, Kourfalidis, Hristov.

Allenatore: Alvini

 

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido.
ASSISTENTI: Colarossi di Roma 2 e Bitonti di Bologna.

IV UFFICIALE DI GARA: Cappai di Cagliari.

VAR: Baroni di Firenze.

ASSISTENTE VAR: Paganessi di Bergamo.

MARCATORI: 40’ Pucino (B), 87’ Fumagalli (C-rig.)

NOTE: Spettatori: 17.838 di cui 1.283 ospiti. Ammoniti: Charlys (C), Oliveri (B), Mantovani (B). Espulso: Lella (B). Angoli: 7-4. Recupero: 2′ pt, 7′ st. Possesso Palla: Bari 49 %; Cosenza 51 %

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