Il candidato governatore commenta la condanna della Commissione Ue nei confronti degli investimenti italiani effettuati a favore del Mezzogiorno
“Finalmente la Calabria, anzi, l’intero Sud Italia ha trovato un difensore a Bruxelles, potremmo dire ha trovato un ‘giudice a Berlino’”. È quanto dichiara l’imprenditore Giuseppe Nucera, promotore del movimento ‘La Calabria che vogliamo’ e candidato alla presidenza della Regione, commentando la condanna della Commissione Ue nei confronti degli investimenti italiani effettuati a favore del Mezzogiorno, chiedendo una immediata inversione di rotta. “È da tanto che lo Stato italiano ha abbandonato il Sud al suo destino. Ma il sottoscritto, una volta diventato presidente, insieme al movimento ‘La Calabria che vogliamo’, farà del meridionalismo una battaglia, la testa d’ariete per far riconoscere al Paese il valore di questa grande risorsa”, aggiunge. “Il Sud – rimarca l’ex presidente di Confindustria a Reggio Calabria – dovrà farsi carico del riscatto del Paese, con il lievito della rinascita, di un nuovo boom economico, affinché non sia più il Nord a guardare il Sud, ma viceversa: noi meridionali e meridionalisti dovremo essere in grado di portare le nostre istanze, le nostre esigenze ai livelli più alti della politica, creando alleanze anche fuori dalla Calabra, con le altre regioni dell’Europa”. “Vogliamo smettere di essere una terrea di consumo, vogliamo essere una terra di produzione, in modo che le regioni europee vengano a investire nelle nostre zone economiche speciali, con crediti d’imposta e aiuti ad aziende. Insomma, serve un nuovo meridionalismo per risanare l’Italia intera. Questo – conclude Nucera – è il progetto del movimento civico, indipendente, ‘La Calabria che vogliamo”.