domenica, Gennaio 19, 2025
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L’Italia alza la voce a Bruxelles: nessuno stop per la pesca a strascico

Conclusi con successo i negoziati del Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca: per tutto il 2025 l’Italia non sarà soggetta a nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico.

Una notizia attesa con trepidazione da Federpesca, Coldiretti e da tutti gli operatori del comparto ittico che ora possono tirare un respiro di sollievo nonostante la questione della pesca a strascico non sia condivisa da ambientalisti e da molti paesi europei a causa dell’impatto sulla flora marina.

Attualmente Il sistema a strascico rappresenta in termini di produzione ben il 35% del pescato nazionale, operando di media non più di 130 giorni all’anno, secondo l’analisi di Coldiretti Impresapesca.

Rilevante è il fatto che se fossero state attuate le limitazioni richieste dall’Ue, queste avrebbero comportato una diminuzione del 30% del pescato, condizionando profondamente l’economia nazionale, l’occupazione e i consumi. Un’operazione che avrebbe incrementato esponenzialmente il commercio di prodotti ittici esteri nel mercato italiano.

<<È la prima volta che l’Italia riesce a portare a casa un simile traguardo e a difendere concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali.>>

Dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Sabrina Mannarino, che prosegue: <<Ogni anno la Commissione Europea propone tagli che minacciano la sopravvivenza della flotta peschereccia, ma stavolta, grazie all’impegno e alla strategia negoziale attuata dal Governo Meloni, abbiamo fatto valere con fermezza gli interessi della nazione, garantendo stabilità e prospettive di crescita a un settore fondamentale per la nostra economia.>>

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