Conclusi con successo i negoziati del Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca: per tutto il 2025 l’Italia non sarà soggetta a nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico.
Una notizia attesa con trepidazione da Federpesca, Coldiretti e da tutti gli operatori del comparto ittico che ora possono tirare un respiro di sollievo nonostante la questione della pesca a strascico non sia condivisa da ambientalisti e da molti paesi europei a causa dell’impatto sulla flora marina.
Attualmente Il sistema a strascico rappresenta in termini di produzione ben il 35% del pescato nazionale, operando di media non più di 130 giorni all’anno, secondo l’analisi di Coldiretti Impresapesca.
Rilevante è il fatto che se fossero state attuate le limitazioni richieste dall’Ue, queste avrebbero comportato una diminuzione del 30% del pescato, condizionando profondamente l’economia nazionale, l’occupazione e i consumi. Un’operazione che avrebbe incrementato esponenzialmente il commercio di prodotti ittici esteri nel mercato italiano.
<<È la prima volta che l’Italia riesce a portare a casa un simile traguardo e a difendere concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali.>>
Dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Sabrina Mannarino, che prosegue: <<Ogni anno la Commissione Europea propone tagli che minacciano la sopravvivenza della flotta peschereccia, ma stavolta, grazie all’impegno e alla strategia negoziale attuata dal Governo Meloni, abbiamo fatto valere con fermezza gli interessi della nazione, garantendo stabilità e prospettive di crescita a un settore fondamentale per la nostra economia.>>