lunedì, Luglio 14, 2025
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L’Arcivescovo di Cosenza: “Casa San Francesco va sostenuta. Preoccupazione per i più fragili”

Monsignor Checchinato esprime preoccupazione per il futuro della struttura. “Non possiamo permettere che i poveri paghino il prezzo dell’indifferenza”.

L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, interviene con un messaggio di solidarietà e di forte preoccupazione per il futuro di Casa San Francesco, storica realtà cittadina che da anni rappresenta un rifugio per i poveri, i senza fissa dimora e i più vulnerabili della società.

Accanto alla Caritas diocesana e a tutte le componenti della Chiesa locale, monsignor Checchinato ha espresso vicinanza all’opera ispirata al carisma francescano, che ogni giorno garantisce pasti, accoglienza e assistenza ai più bisognosi.

“Chi entra a Casa San Francesco – ricorda monsignor Checchinato – trova un luogo dove non si giudica, ma si abbraccia la fragilità con amore e con azioni concrete”.

“Non possiamo lasciare soli gli ultimi”

L’Arcivescovo ha evidenziato la sua preoccupazione per un possibile ridimensionamento dei servizi offerti ai più fragili. “I poveri e gli scartati della nostra società pagano sempre il prezzo più alto dell’indifferenza e dei ritardi”, ha dichiarato.

In un periodo segnato da crescenti difficoltà sociali ed economiche, Casa San Francesco rappresenta un presidio fondamentale di carità e di accoglienza per la città e l’intero territorio.

Un appello alle istituzioni

Monsignor Checchinato ha rivolto un appello alle istituzioni di ogni livello – locali, regionali e nazionali – chiedendo di attivarsi per individuare soluzioni concrete che possano garantire continuità al servizio.

“Sostenere questa opera significa proteggere la dignità e i diritti di chi vive ai margini, spesso invisibile agli occhi della società”, ha aggiunto.

L’invito dell’Arcivescovo non si rivolge solo agli enti pubblici, ma anche a tutti i cittadini e alle realtà associative che possono contribuire a rafforzare questo “avamposto sociale di grande attenzione agli ultimi”.

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